


“Dove la psicologia incontra creatività e consapevolezza”
MEDITAZIONE SONORA
CON LE CAMPANE DI QUARZO
presso La Porta Socchiusa
Via Sant'Eufemia 34 - Piacenza
Corpo, parola e mente in perfetta unità, mando il mio cuore con il suono di questa campana.
Possa chi lo sente risvegliarsi dalla dimenticanza e trascendere l'ansia e il dolore.”
Thich Nhat Hanh
“Ascolta, ascolta: questo suono meraviglioso
mi riporta alla mia vera dimora”
Thich Nhat Hanh
Uno spazio in cui il suono incontra la presenza
La meditazione sonora con le campane di quarzo nasce dal desiderio di offrire un tempo diverso, un tempo lento, in cui potersi affidare a una qualità di ascolto più profonda.
Non è solo un momento di rilassamento.
È un invito a rallentare, a tornare a casa nel corpo, a lasciare che il suono lavori in profondità, come un balsamo, come una guida silenziosa verso zone dimenticate di sé.
In un mondo in cui siamo spesso immersi nel fare, nel rispondere, nel controllare, questa pratica apre uno spazio in cui non c’è nulla da fare, da dimostrare, da aggiustare.
C’è solo da lasciarsi raggiungere.
Dal suono, dal respiro, dal contatto intimo con la propria interiorità.
Il potere vibratorio delle campane di quarzo
Le campane di quarzo sono strumenti affascinanti e potenti.
La purezza del loro suono genera onde armoniche capaci di entrare in risonanza con il corpo, attraversandolo dolcemente e in profondità.
Non si tratta di musica, né di suggestione: è vibrazione reale, percepibile nel corpo, capace di influenzare il ritmo cardiaco, la respirazione, il tono muscolare, la qualità del pensiero.
La loro frequenza agisce come un diapason, riportando lentamente il sistema corpo-mente a uno stato più integrato e centrato.
Il sistema nervoso si regola, la mente si alleggerisce, il corpo si distende.
Ed è proprio in questo stato che diventa possibile ascoltare ciò che solitamente viene coperto dal rumore del quotidiano: una sensazione, un bisogno, una memoria, un’intuizione.
Una meditazione incarnata
Questa pratica si distingue da una semplice esperienza di ascolto passivo.
È una forma di meditazione profonda, in cui il suono è guida e sostegno.
La mente si fa più quieta non perché “ci si sforza”, ma perché il corpo trova un punto d’appoggio.
E quando il corpo si sente accolto, sostenuto, non giudicato… allora può lasciarsi andare.
La meditazione sonora è anche un gesto di cura: una pausa consapevole per onorare la propria stanchezza, per creare uno spazio vuoto da cui qualcosa di nuovo può emergere.
A chi si rivolge
Questa pratica è adatta a chi:
-
sente il bisogno di rallentare e ritrovare spazio dentro di sé
-
cerca una via per stare nel presente senza passare dalla mente razionale
-
desidera sciogliere tensioni, insonnia, affaticamento mentale, irritabilità
-
è in un percorso di crescita o cura e vuole sostenere il lavoro psicologico attraverso il corpo e il suono
-
non ha mai meditato, ma cerca un’esperienza accessibile, non verbale e accogliente
Non serve esperienza. Non serve sapere “come si fa”.
È sufficiente essere disposti ad accogliere ciò che emerge, restando presenti con gentilezza.
Come si svolge
L’incontro si apre con un breve momento di centratura e preparazione.
Un gesto consapevole, un respiro profondo, una parola gentile che accompagna l’arrivo.
Si può restare seduti o stendersi su un tappetino, lasciando che il corpo trovi la posizione più adatta.
Poi inizia il viaggio sonoro:
il suono delle campane riempie lo spazio, si muove tra le persone, vibra nel corpo.
Può essere percepito come un’onda, una carezza, un richiamo.
Dopo la pratica, c’è spazio per il silenzio, per il ritorno graduale, per un ascolto condiviso (se desiderato).
Dove si svolge
Gli incontri si tengono presso:
La Porta Socchiusa
Via Sant’Eufemia 34 – Piacenza
È possibile partecipare in piccoli gruppi o richiedere un’esperienza individuale.
Prenotazioni
Per informazioni o per prenotare:
392 1806179
stefano.vita@laportasocchiusa.org
Contributo
Il contributo per la partecipazione a una meditazione sonora di gruppo è di 20 euro.
Per percorsi individuali o su misura, è possibile concordare modalità e durata.
Una pratica semplice, un gesto profondo
Nel tempo, la meditazione sonora può diventare un rituale, un’ancora, una medicina silenziosa.
Un modo per ricordare a sé stessi che è possibile sostare, respirare, lasciarsi toccare.






