Nel contesto della Musicoterapia Recettiva, l'ascolto si rivela una competenza fondamentale per il terapeuta musicale. Si tratta di un processo di "educazione all'ascolto" sia nell'approccio attivo che in quello recettivo, un'abilità essenziale che mira a favorire la comprensione e l'interazione consapevole con il mondo interno proprio e degli altri. Questo tipo di ascolto si distingue per la sua natura non tecnica, non analitica e non influenzata da pregiudizi o canoni estetici precostituiti. È uno strumento per aprirsi a nuovi orizzonti, lasciando da parte giudizi preconfezionati e aprendosi a prospettive inaspettate.
Aspetti Storici dell'Ascolto in Musica
L'evoluzione storica del concetto di ascolto musicale, secondo la ricostruzione proposta da Besseler H., rivela quattro tipologie di ascolto prevalenti in epoche diverse. Nel XVI secolo, l'attenzione era orientata prevalentemente alla percezione del significato testuale, soprattutto religioso. Nel XVII secolo, emerse un modello di comprensione musicale che richiedeva la capacità di distinguere, collegare e comprendere corrispondenze e contrasti tra gli elementi sonori. Nel XVIII secolo, si passò da una musica eseguita durante eventi mondani a una più isolata, che richiedeva un ascolto più attivo e sintetico. Il classicismo vide il culmine dell'ascolto sintetico. Nel romanticismo, coesistevano sia un ascolto passivo, in cui ci si lasciava trasportare, sia uno più attivo, che richiedeva la partecipazione dell'ascoltatore.
Aspetti Estetici e Prospettive dell'Ascolto
Dal punto di vista estetico, la musica ha attraversato diverse fasi di strutturazione del materiale musicale, generando differenti prospettive di ascolto. La musica classica esprimeva una visione del mondo armoniosa e rassicurante, mentre nell'arte dell'800 emerse l'incompiutezza e l'ambiguità. Questa musica richiedeva un coinvolgimento attivo dell'ascoltatore per completarsi, invitando a contribuire alla realizzazione artistica. Le diverse prospettive di ascolto, orientate verso forme musicali definite o aperte, possono generare differenti significati, da una rassicurante armonia a un'ambiguità creativa che solleva interrogativi e incertezze.
L'ascolto, dunque, assume un ruolo cruciale nella musicoterapia recettiva, non solo come mezzo per la comprensione della musica, ma anche come strumento per esplorare mondi interiori, interrogare e trasformare le emozioni, e aprirsi a una varietà di prospettive e significati che possono arricchire il percorso terapeutico attraverso la musica.
Comments