I Fondamentali di VTM: Accordatura del Sé, il Silenzio nella Sesta Fase di Vocal Tuning Motion
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I Fondamentali di VTM: Accordatura del Sé, il Silenzio nella Sesta Fase di Vocal Tuning Motion

Nel percorso dell'accordatura del sé nel Vocal Tuning Motion (VTM), il momento della chiusura svolge un ruolo essenziale. Dopo l'esperienza condivisa e l'evocazione di emozioni profonde, si crea uno spazio di interiorizzazione. Questo è il momento in cui il silenzio diviene un compagno prezioso, consentendo la sedimentazione delle sensazioni vissute e una transizione graduale verso la realtà esterna.


Nelle discipline musicali e, in particolare, nella musicoterapia, il silenzio è considerato un elemento vitale. Non è semplicemente l'assenza di suoni, ma un mezzo attraverso cui la musica prende forma. Come le pause tra le note che compongono una melodia, il silenzio dà struttura e significato all'esperienza musicale. In VTM, diventa uno strumento terapeutico coinvolgendo utenti e operatori in un dialogo profondo.


Il vero silenzio non si trova nell'ambiente esterno ma è un processo interno, un viaggio dell'anima. È denso di significati, trasmette emozioni e richiede un lavoro di decodifica. Come nelle varie sfaccettature dell'esperienza umana, il silenzio può esprimere meditazione, tristezza, attesa o consapevolezza. Ognuno di questi silenzi racconta una storia diversa.


Il silenzio, in VTM, non implica neutralità, ma piuttosto una forma di purificazione. È un'opportunità per svuotare l'eccesso di informazioni verbali e accogliere suoni puri, essenziali e liberi da sovrastrutture. La pratica stessa è intervallata da silenzi: prima di iniziare a cantare, tra le varie fasi e infine, nella conclusione.


Il silenzio funge anche da preludio, preparandoci all'arrivo di segnali o stimoli. In un contesto relazionale, rappresenta un momento di preparazione per accogliere l'altro. Paradossalmente, il silenzio è l'acustica dell'ascolto, il presupposto per comprendere le emozioni profonde. È l'arte di aspettare in silenzio, rispettando i tempi necessari per immergersi nell'esperienza.


Alla fine di una sessione intensa di VTM, l'ascolto del silenzio interiore diventa una pratica essenziale. Nonostante sembri paradossale, a livello neurologico, il cervello attiva un circuito dedicato quando i suoni cessano, permettendoci di percepire stimoli neurali specifici.


In generale, l'esperienza del silenzio può essere sperimentata in modo graduale e ripetuto nelle sessioni successive per registrare l'evoluzione dell'ascolto nel tempo.

Il ritorno al gruppo conclude questo viaggio. L'alzarsi con lentezza, rispettando i tempi individuali, segna il ritorno alla realtà esterna, portando con sé i frutti dell'esperienza interiore.


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